Vita digitale dopo la morte: potrebbe essere presto previsto il lavoro di imbalsamatore di vite online
Chi siamo? Da dove veniamo? Ma soprattutto, c’è vita dopo la morte? Sono state queste, per molti secoli, le domande più diffuse e comuni che riguardano l’essere umano, il quale, insicuro e non in grado, sempre, di stabilire le proprie origini e di dare spiegazioni a molti aspetti della vita, spesso cerca queste risposte nella scienza o nella fede.
C’è, tuttavia, una nuova domanda che da qualche tempo si sta inserendo proprio in questa rosa: stiamo parlando della domanda che riguarda il futuro della vita digitale dopo la morte. Al giorno d’oggi, infatti, siamo sempre più assediati dai social ed è abbastanza ordinario preoccuparsi di quel che accadrà dopo la nostra morte ai nostri profili social: saranno cancellati, oppure finiranno semplicemente nel dimenticatoio?
A queste domande si potrebbe rispondere con una novità che sembra emergere dagli ultimi dati pubblicati dalla rivista Technology Review del Massachusetts Institute of Technology di Boston: secondo questi dati, molto presto ci sarà una nuova identità professionale, che sarà quella dell’imbalsamatore di vite online. Colui che potrà fare una copia della nostra vita online, ed eliminare – o affidare a terzi – i nostri dati dopo la nostra morte.