Il vicenda si è svolta questa mattina a Torino, precisamente alle Poste di corso Giulio Cesare 7.
Un uomo presumibilmente di origine africana, senza apparenti validi motivi e senza mascherina, ha iniziato a protestare verbalmente poiché pretendeva, senza capire con quale ragion, di passare davanti a una signora che era in coda da già mezz’ora circa.
Tra l’altro, come hanno poi dichiarato agli inquirenti alcuni testimoni, l’uomo non rispettava alcuna distanza di sicurezza ma anzi, più si agitava e più si avvicinava ad altra gente presente nella struttura.
Tra le tante violazioni, oltre a tentata aggressione, l’uomo verrà incriminato anche per non aver rispettato alcuna regola anti contagio di Covid-19.
Dopo le grida contro la signora in coda, però l’uomo non si è calmato affatto ma anzi, dopo che un funzionario lo ha richiamato chiedendogli di stare calmo, l’uomo ha cercato di aggredirlo violentemente.
A questo punto, è stato necessario chiamare i Carabinieri, che si sono recati subito sul posto.
Una volta arrivati lì però, l’uomo non si è calmato ma, anzi, ha cercato di aggredire anche i 2 Carabinieri che tentavano di calmarlo prima con le buone e poi, dopo che l’uomo aveva messo a rischio la loro incolumità, anche con le cattive.
A confermare la vicenda ci ha pensato un testimone oculare in un’intervista rilasciata a Lastampa.it.
In particolare, la ragazza intervista ha dichiarato: “Quel signore si agitava come una furia, voleva picchiare tutti: hanno dovuto usare la pistola elettrica per fermarlo e immobilizzarlo“.
A questo ha poi anche aggiunto: “Era pericoloso sia perché voleva picchiare tutti e sia perché era senza protezioni, continuava a urlare e ad avvicinarsi agli altri”.
Fortunatamente, grazie all’uso della pistola elettrica, i Carabinieri hanno riportato la calma ed ora l’aggressore è in caserma con varie accuse.