Continua, in pieno suo stile, la guerra di Trump contro i Social Media che, tra l’altro, sono il mezzo principale attraverso il quale è riuscito a farsi eleggere.
La battaglia, in particolare contro Twitter, è iniziata nei giorni scorsi quando, lo staff che analizza presunti tweet falsi o con notizie fake, si è permesso di segnalare un Tweet del presidente.
Infatti, andando su Twitter, molti dei tweet di Trump sono marchiati con il fact checking, ovvero un bollino che sta ad indicare probabile presenza di fake news.
Il Presidente non ha preso assolutamente bene la vicenda ma, anzi, ha annunciato che firmerà un ordine esecutivo che prevederà una stretta su tutti i social media.
Trump ha poi avuto anche dichiarazioni abbastanza pesanti, accusando i Social di volerlo danneggiare per le imminenti elezioni presidenziali di settembre 2020.
In particolare ha dichiarato:
“Tutti i big dell’Hi Tech stanno facendo tutto quello che è in loro potere per censurare le elezioni del 2020 e quindi danneggiarmi. Se accadrà, non avremo più la nostra libertà. Ma io non permetterò mai che accada una cosa del genere”
Altra dichiarazione scottante arriva pochi minuti dopo: “Ci hanno provato nel 2016 e hanno perso. Ora stanno diventando completamente pazzi. Restate sintonizzati”
Ovviamente, le repliche dei vari proprietari dei maggiori Social Network non si è fatta attendere.
Il Ceo di Twitter, Jack Dorsey ha infatti spiegato: ” Continueremo a segnalare informazioni errate o contestate sulle elezioni a livello globale. E ammetteremo e faremo nostri tutti gli errori che commettiamo”.
Linea diversa invece tenuta dal proprietario di Facebook Mark Zuckemberg:
“Non credo che Facebook o le piattaforme Internet in generale debbano essere gli arbitri della verità”
Infatti la linea di Facebook è sempre stata quella di non intervenire sui dibattiti politici, almeno che non si tratti di notizie dannose per la salute dei cittadini.