Arriva direttamente dal Mar Egeo un’altra notizia negativa, che va a sommarsi a questo periodo disastroso: dopo una prima scossa avvertita stamattina, nel Mar Egeo si è da poco avuta un’altra scossa con 7 di magnitudo.
Alla scossa, come spesso accade quando i terremoti hanno epicentro in mare, è seguito un piccolo tsunami.
L’epicentro del sisma infatti si è avuto a 19 chilometri a nord-ovest dalla capitale dell’isola greca di Samos.
Il terremoto e il conseguente mini tsunami hanno colpito e devastato principalmente le coste greche e turche, causando al momento 14 morti ed oltre 400 feriti.
Si aspettano comunque i prossimi giorni per un bollettino definitivo.
La città più colpita di tutte, è stata l’isola di Samos, dopo si sono registrati diversi crolli e soprattutto diverse vittime.
Il sisma però è stato avvertito ed ha causato danni anche ad Atene, a circa 300 km di distanza.
Come detto, in seguito al terremoto, si è sviluppato un mini Tsunami, con onde alte 1 metro che viaggiavano a circa 200 km/h.
La città più colpita dall’onda anomala è stata la terza più grande della Turchia, ovvero Smirne, che ha registrato 10 morti. di cui 2 annegate, e 419 feriti, come riferito dalla presidenza per la gestione di disastri ed emergenze (Afad).
Come ogni terremoto che si rispetti, dopo la scossa più forte, ci sono state molte scosse di assestamento, tra cui la più forte di magnitudo 5.1 al largo della località costiera turca di Kusadasi.
Il sisma, nonostante sia una disgrazia naturale, ha però riportato almeno per qualche giorno la pace fra i Governi della Grecia e della Turchia.
Infatti, premier greco Kyriakos Mitsotakis ha scritto su Twitter di avere chiamato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per fargli le “condoglianze per la tragica perdita di vite umane per il terremoto che ha colpito i nostri due Paesi”