Sigarette elettroniche non innocue: ecco cosa si deduce da recente ricerca
Da quando le sigarette elettroniche sono entrate in auge, si ritiene che esse possano in qualche modo sostituire la classica “bionda”, la sigaretta tradizionale che, stando alle scoperte ed agli studi ventennali, è uno dei principali responsabili di tumore ai polmoni. Pertanto, tutti sanno che “fumare nuoce gravemente alla salute”, non solo della persona che assume il tabacco, ma, purtroppo, anche delle persone che lo “assumono” passivamente, loro malgrado. E se è vero che una parte delle persone dipendenti dal fumo, proprio non può fare a meno di fumare, è anche vero che dall’altro lato esiste anche una parte di persone che ritengono che il fumo elettronico possa essere una soluzione al problema.
Ma il fatto che sulle sigarette elettroniche siano stati fatti studi che non possono coprire il lungo termine – e che pertanto non possono dare un esempio su largo raggio degli effetti del fumo elettronico – non significa affatto che non ci si debba preoccupare. Anzi. Stando a quanto è stato tra l’altro comunicato, di recente, dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano che ha effettuato delle ricerche, le e-cig possono essere meno dannose rispetto alle tradizionali, ma non sono totalmente innocue. Perché, a dispetto di ciò che si dice, esse non sono effettivamente prive di sostanze nocive: al loro interno, infatti, non si trova solo vapore acqueo.