Una disastrosa notizia, in un periodo già critico di suo, arriva direttamente dal Pakistan.
Un Airbus A – 320 della compagnia di origine pachistana, ovvero la Pakistan International Airlines (Pia), si è schiantato al suolo provocando più di 100 morti.
L’aereo, come ha subito riportato l’agenzia ANI, era partito da Lahore ed ha impattato il suolo nei pressi dell’aeroporto di Karachi.
A bordo, secondo le prime ricostruzioni, erano presenti 91 passeggeri e altri 7 membri dell’equipaggio, che sembrano siano quasi tutti morti sul colpo.
Sembra invece che si siano riusciti a salvare, anche se in condizioni gravi, solamente 2 passeggeri.
Ancora ignote le cause dell’incidente, anche se le ipotesi che si fanno sono molteplici.
La notizia, come spesso accade negli ultimi anni, ha iniziato a diffondersi grazie a dei filmati postati sui social che riprendevano le imponenti colonne di fumo che si innalzavano dal luogo dell’impatto.
Inoltre, come se non bastasse, altre vittime ci sarebbero state nelle case colpite dall’aereo nel momento in cui ha toccato il suolo.
Sulla vicenda è quindi intervenuto anche il Premier Imran Khan si è detto “scioccato e rattristato” e ha poi annunciato che sarà ovviamente aperta un’ “inchiesta immediata” per accertare le cause e le motivazioni dell’incidente.
Come detto il volo contrassegnato con il codice PK8303 era diretto a Karachi ed è precipitato pochi minuti prima dell’atterraggio nella famosa aerea residenziale di Jinnah Ground.
Il volo, come confermato anche dal portavoce dell’Authority aeronautica del Pakistan, Abdul Sattar Khokhar, proveniva dalla seconda città della Nazione, ovvero Lahore.
Per la precisione, la torre di controllo dell’aeroporto ha perso le comunicazioni con l’aereo un minuto prima dell’atterraggio.
Il portavoce della Pia, Abdullah H. Khan in un video-comunicato, ha dichiarato che: “L’ultima volta che abbiamo sentito il pilota prima dello schianto ci ha riferito che aveva problemi tecnici“.