Il modo brutale in cui il giovane Willy Monteiro è stato ucciso dai fratelli Bianchi ha lasciato pochi dubbi sul fatto che i 2 soffrissero di attacchi d’ira incontrollabili.
Willy infatti, abitante della cittadina di Colleferro di soli 21 anni, è stato colpito a calci e pugni nella notte tra sabato e domenica fino alla morte da 4 ragazzi del posto, i fratelli Bianchi e altri 2 teppisti.
Quello che fa più rabbia, oltre alla morte prematura del ragazzo, è il. fatto che secondo gli abitanti del posto la tragedia si sarebbe potuta evitare.
Infatti, soprattutto i fratelli Bianchi erano già stati segnalati varie volte in quanto “violenti ed incontrollabili“.
Ecco le parole di Alessandro, un amico di Willy sull’accaduto: “ Non si può morire a 21 anni così. Li conoscevano tutti qui quei due fratelli. Da due anni litigano e picchiano con le stesse modalità, sono stati autori di altri pestaggi. Con uno di loro ho litigato pochi mesi fa perché dava fastidio a un mio amico. La rabbia è che non è la prima volta che fanno così. Si poteva evitare».”
Resta dunque da capire perchè, nonostante i tanti problemi che creavano e le tante segnalazioni e denunce, verso questa banda di violenti non si era mai ricorsi a qualche provvedimento.
Sulla vicenda è poi intervenuto un altro amico di Willy, Lorenzo, presente sulla scena nel momento del pestaggio mortale: “Eravamo molto amici, frequentavamo da tempo la stessa comitiva. Ero lì davanti, l’ho visto morire. Non potrò mai togliermi la scena dalla testa, non respirava più”
L’unica colpa di Willy, secondo le persone presenti sul posto, è stata quella di cercare di difendere un suo amico dalla banda di violenti.
Resta tanto rammarico per una vita spezzata così prematuramente e soprattutto anche perchè, alla fine, tutto questo si sarebbe potuto e dovuto evitare.