Nella notte del 31 Agosto 2021 38 migranti sono giunti e sbarcati, a bordo di due piccole imbarcazioni, nelle coste di Lampedusa. Dalle diverse fonti siamo riusciti a capire che sulla prima piccola imbarcazione, soccorsa nella nottata dalle motovedette della Guardia di finanza a circa 17 miglia a sud dell’isolotto di Lampione, si trovavano 18 migranti, tra cui 7 donne. Sulla seconda, invece, soccorsa a circa due miglia dall’isola, c’erano 20 tunisini. A seguito dei primi accertamenti sanitari, tutti sono stati accompagnati nell’hotspot. Prima di questo odierno arrivo, all’hotspot c’erano circa 600 ospiti in contrapposizione a una capienza massima prevista per 250 persone.

La condizione attuale nell’hotspot della Sicilia ha attirato attenzioni e maggiori controlli anche in vista della condizione di inquinamento ambientale e igienica. Nella sede del centro, dove ci sono le vasche di laminazione s’è creata una fogna a cielo aperto, motivo per il quale Legambiente aveva presentato un esposto in Procura denunciando “un gravissimo caso di degrado e di inquinamento ambientale“. Ma non è escluso che vi siano anche rischi per la salute pubblica. Nelle prossime settimane, verrà effettuato un sopralluogo mirato. Sempre con i carabinieri, il procuratore ha affrontato la questione delle continue fughe di migranti, in stato sorveglianza sanitaria anti-Covid, dal centro d’accoglienza Villa in Sicilia.

“A Lampedusa arrivano circa 500 migranti, uno dei più grossi sbarchi degli ultimi tempi. Ancora una volta l’isola si prepara ad affrontare da sola il peso dell’accoglienza umanitaria. Sono il primo a dire che bisogna sostenere, a tutti i livelli, l’impegno della comunità internazionale di fronte al dramma che si sta vivendo in Afghanistan, ma è giusto ricordare che ci sono altri territori e paesi nei quali vengono quotidianamente negati i diritti umani e diritti fondamentali come quello alla salute, all’istruzione, al cibo”. Afferma il sindaco di Lampedusa Totò Martello.