Per una volta, Rafael Nadal, uno dei migliori tennisti al Mondo e della storia dello sport, non fa parlare di sé per le sue gesta eroiche sul rettangolo di gioco.
Infatti, durante un’intervista, Nadal ha aspramente criticato l’operato della classe politica spagnola riguardo alla gestione dell’emergenza Coronavirus.
Dopo le critiche, ha poi ammesso di essere stato duramente colpito a livello psicologico dalla situazione causata dalla pandemia e che, solo tornando nella sua Manacor sta riuscendo a trovare le motivazioni e il giusto equilibrio psicologico per poter, fra qualche mese, tornare in campo.
L’intervista, è stata rilasciata al noto quotidiano spagnolo “La voce delle giustizia”.
Riguardo gli errori del Governo, Nadal ha precisamente dichiarato:
“Non mi interessa se a governare sia la sinistra, la destra o il centro. Quando parlo, non lo faccio pensando alla politica. Parlo come comune cittadino, senza pensare se governa il Partito popolare, il Partito Socialista, Ciudadanos, Podemos o Vox”.
E ha poi continuato: “Quello che voglio è che chiunque ci governi lo faccia nel migliore dei modi. Se mi viene chiesto come è stata gestita l’emergenza sanitaria del Covid-19 rispondo che ci sono stati errori ed è umano e normale riconoscerlo. Tutti capiscono che i politici possono sbagliare, è umano, anche io faccio errori ogni giorno. Quello che non mi piace invece è quando gli errori non vengono riconosciuti, perché smetti di avere credibilità“
Dopo l’attacco al Governo poi, è tornato a parlare della sua condizione personale durante il lockdown.
Infatti durante questi giorni di quarantena, il fuoriclasse spagnolo ha avuto modo di riflettere molto e queste sono state le sue conclusioni:
“Se hai vinto 30 Grand Slam, ma non hai nessun amico, avrai di sicuro un futuro infelice. E’ meglio aver vinto zero Grand Slam e andare al lavoro ogni giorno ma avendo una buona vita sociale.”