Le varianti del Coronavirus non hanno risparmiato il nostro Paese, purtroppo da una decina di giorni in ogni regione italiani ci sono circa il 25% dei pazienti risultati positivi al Covid-19, ma non al ceppo originale ma ad una variante, maggiormente quella inglese e brasiliana.
Purtroppo. è un dato di fatto, queste varianti corrono molto di più e contagiano in maniera più facile e veloce rispetto al ceppo originale, questa situazione sta iniziando a preoccupare e non poco gli esperti italiani.
Tra questi, molti sono i pareri differenti su come contrastare questa spiacevole situazione.
A parlare in merito a questo argomento è stato Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, docente all’università Statale del capoluogo lombardo, intervenuto a “Mattino 5” proprio questa mattina.
L’infettivologo ha rimarcato la preoccupante situazione italiana, proprio nel suo reparto i pazienti sono per lo più positivi ad una variante.
La situazione risulterebbe analoga in quasi tutte le regioni del Paese, si teme che nel giro di poche settimane il sistema sanitario possa collassare, addirittura decidere quali persone curare o meno.
Ecco che l’unica vera soluzione sarebbe quella di strutturare delle nuove restrizioni, molto più drastiche.
Dello stesso parere anche Walter Ricciardi, consulente fidato del Ministro Speranza, che già alcuni giorni fa aveva proposto di instituire un nuovo lockdown su base nazionale per almeno due settimane, in modo da cercare di abbassare la curva dei contagi.
L’idea di una nuova chiusura sicuramente non è piaciuta agli italiani, in particolare ai commercianti che da troppo tempo registrano gravi perdite economiche viste le già pesanti restrizioni vigenti sul nostro territorio.
Purtroppo la situazione che in questi giorni sembra essere stabile potrà solo peggiorare, si spera che la scienza insieme al governo possa prendere una decisione per il bene dei cittadini, tutelando per prima la salute di ogni singola persona.