Perseverarli e prendersene cura è uno degli atti più importanti della nostra vita quotidiana, spesso però non lo facciamo con accuratezza e si presentano poi malattie davvero importanti.
La parodontite, detta anche parodontopatia e malattia parodontale, è a tutti gli effetti un’infiammazione dei tessuti parodontali, ovvero quei tessuti che garantiscono sostegno e stabilità ai denti, quindi gengive, osso alveolare e legamento parodontale.
Trattasi di un’infiammazione irreversibile che in molti casi porta alla caduta del dente, fatto molto spiacevole.
Come detto già in precedenza, una delle cause principali è la scarsa igiene orale che porta ad un’infezione batterica formando sulla gengiva una placca che porta infiammazione e carie al dente.
I sintomi che porta questa patologia si dividono in due grandi gruppi , quelli definiti precoci che comprendono alito cattivo, sanguinamento allo spazzolamento, strano sapore in bocca, rigonfiamento e arrossamento gengivale con aumento della sensibilità dentale quando si viene a contatto con cibi o bevande calde o fredde.
Recentemente si è osservato che anche i fattori ereditari giocano un ruolo importante nell’insorgenza della malattia.
I sintomi tardivi invece sono il sanguinamento deciso che spinge il paziente a recarsi dal medico e dolore sempre più elevato.
Purtroppo non esistono farmaci che possono curare quest’infiammazione, la terapia batterica con antibiotici spesso da sola non porta a nessun tipo di miglioramento, per cui si arriva alla terapia di tipo chirurgica.
Alcuni studi scientifici hanno però dimostrato l’efficacia della metformina e delle statine che aiutano la risposta immunitaria , a riguardo però non ci sono abbastanza risultati.
Il trattamento chirurgico prevede il rimodellamento osseo e la plastica gengivale, mentre in alcuni casi più importanti si ricorre addirittura al trattamento rigenerativo dell’intera gengiva.