Anche senza negare l’esistenza del coronavirus o meglio, del Covid-19, ne aveva in modo molto grave e palese sottovalutato gli effetti, affermando di non sentire in alcun modo la necessità di indossare una mascherina quando sarebbe stato necessario.
Ebbene, a distanza di nemmeno 3 mesi, però, l’uomo statunitense ha iniziato ad accusare i principali sintomi del Covid-19 per poi risultare positivo.
Dopo giorni di quarantena poi, il ragazzo non ancora 38 enne è morto.
Si tratta di Richard Rose, ex militare di Port Clinton (Ohio), morto il 4 luglio dopo aver combattuto la sua battaglia contro il Covid, probabilmente contratto circa 20 giorni prima.
La storia dell’uomo potrebbe far sì che si faccia spicciola ironia sull’accaduta ma, invece, dovrebbe essere un monito per chi tende ancora oggi a sottovalutare la pandemia ma dovrebbe servire anche ad imporre il silenzio ed il rispetto verso una vita umana stroncata così prematuramente.
A fine aprile 2020, Richard Rose aveva acquisito “notorietà” pubblicando un post che oggi alla luce dei fatti potrebbe suscitare facili e maligne ironie: “Chiariamolo: non comprerò una c…o di mascherina. Sono arrivato a questa decisione poiché la pandemia è tutta una montatura, sono stanco di tutti questi spot sul coronavirus, basta negatività!”
Alla fine del Lockdown poi, il ragazzo si era concesso alcune giornate di relax e, nel mese di giugno, dopo un tampone richiesto a causa di vari sintomi Covid, era risultato positivo.
Ecco infatti un suo posto dopo aver saputo della positività: “Bene, sono ufficialmente in quarantena per i prossimi 14 giorni: sono risultato positivo al Covid-19. Spiace perché avevo appena iniziato un nuovo lavoro”.
L’ultimo suo post, invece, lascia già presagire la tragicità della situazione: “Questa m***a di Covid-19 fa schifo, sono qui seduto senza riuscire nemmeno a respirare!”
Dopo pochi giorni da questo post, il Covid ha distrutto l’organismo di Richard, che è morto nel sonno durante la notte.