L’assenza di notizie veritiere e affidabili riguardo le certificazioni burocratiche necessarie al raggiungimento dei paese esteri ha creato scompensi e dispiaceri in molti viaggiatori. Questo é quello che accade ad una coppia di viaggiatori diretti in Grecia ma costretti. raggiunto l’aeroporto italiano, a fermarsi a proprie spese a Malpensa perché mancavano del modulo PIf. Sembra che per viaggiare in Europa non basti il Green Pass ma sia necessaria la compilazione del modulo PIf, Passenger Locator Form. Questo modulo serve alle autorità sanitarie per raccogliere le informazioni necessarie sui viaggiatori e poterli contattare nel caso in cui ci siano esposizioni al COVID.
Ricordiamo che il Green Pass viene rilasciato via email come da prassi 15 giorni dopo la vaccinazione. Possono richiederlo tutti coloro i quali hanno ricevuto la prima dose del vaccino o la seconda dose. Per scaricarla bisogna avere un codice che si chiama AUTHCODE. Se si ha sul proprio cellulare l’App IO, allora si può controllare se è già arrivato il Green Pass. Anche se non si è ancora ricevuto l’Sms o la mail con il codice, perché non è necessario per l’applicazione mobile gratuita italiana, realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale.
Ma il Green Pass non é sufficiente, serve il modulo PIf. Il PIf é un modulo di localizzazione digitale che serve alle autorità sanitarie per raccogliere rapidamente informazioni sui viaggiatori così da contattarli tempestivamente nel caso in cui si manifestino positività al COVID. Serve quindi per aumentare la velocità di tracciamento dei possibili contatti. Il Plf può essere chiesto a chiunque entri in uno dei Paesi dell’Unione europea, su qualsiasi mezzo (aereo, nave, auto). I requisiti richiesti sono: Nome e cognome, numero di un documento di riconoscimento, recapito telefonico, indirizzo di permanenza sul territorio nazionale, mezzo di trasporto e informazioni sul viaggio, arrivo previsto, alloggio temporaneo e quello precedente, compagni di viaggio, contatto di emergenza.