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Il Comtito Tecnico Scientifico dice no agli sport di contatto

Doccia gelata per gli amanti del calcio giocato amatoriale e dello sport non da salotto: il Comitato tecnico -scientifico ha detto ufficialmente no alla tanto attesa ripartenza dello sport di contatto.
Dovranno restare dunque ancora fermi gli amanti calcetto e in parte anche piscine, palestre e altri circoli sportivi in cui si fa attività di contatto.
La riapertura era come ben noto prevista per domani  25 giugno 2020 ma previo via libera degli esperti che, invece, non è appunto arrivato.
Per i centri sportivi però si è riaccesa la speranza quando il Ministro Spadafora ha detto di essere in totale disaccordo con il comitato.

Ecco invece la nota ufficiale del Comitato Tecnico Scientifico: “In considerazione dell’attuale situazione epidemiologica nazionale ancora non definita e con il persistente rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster /o focolai determinati da aggregazioni certe come negli sport da contatto, devono continuare ad essere rispettate tutte le norme di distanziamento sociale ancora in vigore“.
Il Ministro Spadafora invece  si è trovato in disaccordo con la decisione del Comitato: “Non sono per nulla d’accordo con il parere del Cts, mentre confermo il mio parere positivo e resto a questo punto in attesa di quello del ministro Speranza”

Il Ministro dello Sport ha inoltre continuato:
Riprendere le attività regolari dei centri sportivi, con tutte le garanzie assicurate dal documento delle Regioni su sanificazione e mantenimento dei dati per i giorni necessari, aumenterebbe, io credo, la sicurezza per tutti
Secondo il Comitato invece, mentre per la Serie A c’è un cosiddetto interlocutore che si prende tutte le responsibilità  di controlli e test vari, per gli amatoriali sarebbe impossibile fare tutto ciò.
Ovviamente l’interlocutore di cui parla il Comitato è la società stessa che, ha per obbligo tamponi e controlli per tutti i calciatori e dipendenti.

 

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