La campagna vaccinale contro il Coronavirus iniziata in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea il 27 Dicembre 2020 in Italia fino a pochi giorni fa viaggiava a gonfie vele, addirittura eravamo il primo Paese nella classifica di dosi effettuate, purtroppo però qualcosa non ha funzionato e in questi giorni la macchina vaccinale ha subito una brusca frenata, che sicuramente avrà delle ripercussioni negative sull’intento che la nostra nazione si era preposto, ovvero arrivare all’immunità di gregge per fine 2021.
Il motivo di questo ritardo è legato principalmente a disordini relativi alle consegne da parte della Pfizer, che però in una nota ha spiegato i suoi perchè.
La storia di questo ritardo nelle consegne inizia venerdì scorso, quando Pfizer annuncia all’Italia una diminuzione delle dosi rispetto a quelle previste pari all’8% fino al 25 Gennaio 2021, questa però non sembra la versione dei fatti che il Governo ha reso noto, sottolineando che la diminuzione è pari al 29% e durerà quasi sicuramente fino alla prima settimana di febbraio.
La Pfizer ha precisato che questa mancanza è dovuto all’ampliamento di alcuni stabilimenti per assicurare poi a febbraio una super produzione di fiale.
L’Italia ha minacciato di avviare azioni legali in merito a questa situazione, che danneggia i cittadini in primis.
Un secondo motivo che dovrebbe giustificare questa diminuzione di consegne sta nella così definita “dose extra”, ovvero grazie ad alcune siringhe di precisione da una fiala si ricaverebbero non cinque dosi ma bensì una in più, la Pfizer sottolinea che l’accordo fatto con i commissari dell’Unione Europea era sulle dosi e non sulle fiale, insomma questo “regalo” non può più essere fatto.
Parole di conforto arrivano dal portavoce della Commissione europea, Stefan de Keersmaecker che assicuro un ripristino della situazione a partire dalla prossima settimana.
Tutti sperano che le consegne pattuite vengano rispettate in modo da tornare al più presto ad una vita normale.