Riparte la produzione anche alla Sevel di Atessa, primo grande stabilimento del nuovo gruppo Fca a riaccendere i motori dopo il blocco per l’epidemia causata dal Covid-19.
Nella fabbrica del Ducato sono tornati finalmente a lavoro proprio questa mattina circa 6.000 dipendenti.
Il responsabile europeo del gruppo FCA Pietro Gorlier:
“Non è stato come girare un interruttore perché il riavvio deve essere graduale e perché tutto deve avvenire avendo come priorità la tutela della salute di tutti“.
Per poter arrivare a questo risultato si è dovuto creare un protocollo condiviso e accettato anche e soprattutto dai sindacati.
Nel solo stabilimento di Atessa sono stati in questi ultimi gironi sanificati più di 300 mila metri quadrati, e creati ben 600 punti per la disinfezione degli operai e dei materiali che verranno usati.
Sono stati installati inoltre 15 maxi tabelloni per le informazioni video sulle misure di sicurezza.
All’ingresso della fabbrica poi saranno obbligatori i controlli con i famosi termo scanner per cercare di garantire l’ingresso a lavoro solo a chi sta bene in salute e quindi non contagioso.
A ciascun dipendente infine viene fornita ogni giorno una busta contenente mascherine chirurgiche e occhiali protettivi.
Sempre Golier ha dichiarato poi:
“Lavoriamo quotidianamente con il governo e le autorità locali per rilanciare la produzione ma senza ammettere deroghe alla sicurezza delle persone“.
Questa mattina alcune centinaia di dipendenti hanno quindi ripreso il lavoro anche a Mirafiori, Melfi, Pomigliano, Cassino .
La ripresa vera e propria avverrà, nel gruppo della Fca come tra l’altro in tutti quelli del settore manifatturiero, nella mattinata di lunedì 4 maggio.
Gorlier ha infine aggiunto:
“Il nostro riavvio graduale proseguirà nelle prossime settimane anche in attesa che possa riprendere l’attività dei nostri concessionari“.
Questi, in ogni caso, sono piccoli segnali di ripresa, in attesa di tornare alla normalità il più presto possibile.