Favismo cos’è: un difetto enzimatico che determina, al momento dell’ingestione di fave e piselli o dell’inalazione del polline, anemia emolitica con ittero
In questi giorni abbiamo dato rilevanza ad un problema che, specialmente in alcune zone del Mediterraneo – anche in Italia, quindi, con Sicilia e Sardegna in primis – colpisce alcune persone: stiamo parlando del favismo, anche chiamato malattia delle fave, che proprio in questi giorni è ritornato alla ribalta a causa dei nuovi controlli predisposti da Scrofani, assessore alle Politiche Agricole in Sicilia, a causa dell’intensificarsi della negligenza da parte di diversi contadini e commercianti.
È stato infatti deciso che, proprio per limitare i danni del favismo, le fave e le leguminacee dovessero essere piantate fuori dal perimetro cittadino e vendute solo in confezione sigillata, con l’avvertenza applicata sull’etichetta. Ma perché le fave sono così tanto dannose e pericolose?
L’ingerimento di fave e piselli, e l’inalazione dei pollini dei fiori delle leguminacee può infatti determinare anemia emolitica con ittero, e anche sintomi e conseguenze importanti, tra cui anche la morte. Ne sono colpiti in maniera molto grave ed importante i maschi, mentre al contrario, le femmine, ne possono essere colpite in maniera meno lieve ma sono comunque portatrici dirette del difetto, che possono trasmettere ai figli.