Dopo oltre due anni di indagini e circa 480 mila euro sequestrati, è ufficiale che l’ex Senatore Sergio De Gregorio sarà incriminato per estorsione e riciclaggio di denaro sporco.
De Gregorio si trova attualmente nel carcere di Regina Coeli dallo scorso mercoledì quando, in via precauzionale, gli inquirenti avevano deciso di arrestarlo.
Ora è ufficiale che questo venerdì, 5 giugno 2020, verrà ascoltato dal gip di Roma a riguardo delle accuse fattegli di estorsione, riciclaggio e auto riciclaggio.
Per l’ex Senatore, in forza nel PDL durante il suo mandato, non è la prima volta che si trova in queste situazioni e, soprattutto, l’arresto non ha riguardato solo lui ma anche altre 9 persone, probabilmente colpevoli quanto lui.
L’arresto è stato effettuato dai poliziotti della Squadra Mobile nell’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
Nei 2 anni precedenti all’arresto, sono state effettuate ore e ore di indagini hanno portato alla luce casi di estorsione di stampo mafioso ai danni di due bar al centro della capitale e il reimpiego di oltre 470 mila euro all’interno di società legate proprio a tutti gli indagati.
In questa organizzazione criminale, l’ex Senatore era reputato il punto di riferimento.
Per spiegarci meglio, era la persona con gli agganci e il potere, essendo appunto un membro del Parlamento italiano.
Sulla vicenda è prontamente intervenuta anche il Gip di Roma, Antonella Minunni spiegando che:
“Sergio De Gregorio si conferma punto di riferimento indiscusso, lo stratega del gruppo, sempre pronto a ‘sistemare’ le cose”
Inoltre, nell’ordinanza che ha portato all’arresto di De Gregorio si può anche leggere che: “E’ lui che risolve le questioni sorte all’interno del gruppo e che suggerisce ogni volta le strategie difensive, è recidivo, avendo riportato, tra l’altro, condanne per corruzione in atto contrario ai doveri d’ufficio. Ha una caratura criminale e scaltrezza davvero eccezionale“