Le ultime attesissime elezioni Regionali hanno lasciato un quadro abbastanza chiaro della situazione geo politica italiana.
Se da una parte il predominio della destra sembra consolidarsi (15 regioni sono ora Governate dal centro destra), dall’altra la Sinistra italiana sembra stia risorgendo.
Infatti, nelle 6 regioni in cui i cittadini si sono recati alle urne, 3 sono andate alla Sinistra e 3 alla Destra.
Sembrerebbe un pareggio ma, nelle settimane precedenti i maggiori esponenti del centro destra, in particolare Salvini e Meloni, parlavano di un possibile 5 – 1.
Invece, la Toscana è rimasta fedele alla sinistra ed Emiliano, candidato del PD in Puglia, ha recuperato uno svantaggio iniziale vincendo poi anche con buon margine, sovvertendo i pronostici.
Inoltre, altri dati sono importanti e vanno analizzati.
Prima di tutto, si sta assistendo ad un lento calo dei consensi nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini.
Molti dei suoi elettori si sono spostati verso Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Inoltre, in Veneto, la Lista “Luca Zaia Presidente” ha ottenuto circa il 50% dei consensi mentre la lista “Lega – Salvini Premier” ha ottenuto solo il 15% circa.
Questo dato ha fatto storcere il naso al direttivo del Carroccio e, un Luca Zaia alla guida del partito è una cosa tutt’altro che impossibile ora. Inoltre, a pesare, è anche il misero 5% che la Lega ha preso in Campania, regione dominata dal PD, o meglio da De Luca.
Altro dato inconfutabile è che gli italiani, dopo circa un decennio, stanno iniziando a non votare più i cosiddetti “partiti populisti”.
Ovvero, si sta assistendo ad un netto calo del Movimento 5 Stelle, quasi ovunque intorno al 10%, e alla stessa Lega. Due partiti che del populismo e del voto di pancia hanno fatto i loro cavalli di battaglia.
Ora, l’attesa è per il 2023, dove le elezioni nazionali si annunciano più agguerrite che mai.