Dopo quasi un mese di lavoro ininterrotto, oggi si è tornati alla Camera per discutere sul da farsi e su cosa si può migliorare nelle prossime settimane di crisi epidemica causata dal Covid-19.
In particolare è attesissimo il discorso del Premier Conte, contestato dalle opposizioni a causa (sempre secondo i partiti non facenti parte della maggioranza) della mancata convocazione delle Camere per prendere decisioni importanti sul futuro del Paese.
Il discorso di Conte così, nell’attesa di massa, non si è fatto attendere e stavolta è stato molto più duro e diretto del solito.
Ecco la prima frase del suo discorso: “Stiamo combattendo un nemico invisibile e insidioso che entra nelle nostre case, ci ha imposto di ridefinire le relazioni interpersonali, ci fa dubitare di mani amiche“.
Una frase significativa, quasi a far capire che tutte le decisioni prese sono state purtroppo forzate da questo nemico visibile, il Coronavirus, e che tutto ciò oltre che a danni economici e sanitari potrebbe portare a gravi danni a livello sociale.
In risposta poi a tutte le critiche per aver agito senza interpellare le opposizioni il Premier ha dichiarato:
“Il governo ha agito con la massima determinazione possibile, con assoluta speditezza. La diffusione dell’epidemia di Covid-19 ha innescato una crisi senza precedenti che sta esponendo il nostro amato Paese a una prova durissima”
Altra parte del discorso di Conte è stata incentrata sul rapporto con le Regioni, altra tema caldissimo durante questa emergenza.
Infatti, il Premier ha iniziato dicendo: “Abbiamo sempre assicurato il coinvolgimento delle Regioni, sia nella Conferenza Stato-Regioni sia singolarmente“.
Infine, tornando al tema sollevato dalle opposizioni, Conte ha ribadito come il conferire in Parlamento sia doveroso. E che, come preannunciato ieri, minimo ogni 15 giorni le Camere verranno riunite a questo scopo.