Eseguire un lavoro di manutenzione non è cosa semplice. Affinché tutto vada liscio serve precisione, attenzione e la conoscenza degli strumenti più adeguati da utilizzare. Spesso parte del lavoro di un tuttofare risiede nell’avvitare e nello svitare: un’operazione semplice che tuttavia necessita di studio e conoscenze. A tal proposito, particolarmente utile torna conoscere le differenza tra una vite e l’altra; quando e come utilizzarle e quando alternarle tra loro.
Essere al corrente della diversità tra una vite tcce e un’altra può davvero fare la differenza sul risultato finale del lavoro.
Proviamo quindi a capire quali sono le cose da sapere prima di portare al termine l’acquisto di un articolo simile.
Acquisto delle viti: guida alla scelta
Cominciamo col dire che la scelta di una vite non è mai casuale o approssimativa. Quando si va alla ferramenta alla ricerca di una vite bisogna avere già le idee chiare sull’articolo da portare a casa. In alternativa ci si può comunque far consigliare dall’addetto alle vendite ma bisogna tenere a mente le proprie esigenze. È in base alla propria necessità che va scelta la vite e quindi in base al materiale da trattare e all’intervento da eseguire.
Ma quali sono le viti principali tra cui poter scegliere? Conosciamone qualcuna.
Tipologie di viti
Il mercato per fortuna ci mette davanti ad una scelta davvero estesa quando si parla di articoli da ferramenta. Nel caso delle viti l’offerta è così diversificata da poter disorientare. Conosciamo quindi alcuni dei modelli di viti più diffusi.
Viti da metallo
Sicuramente tra le più diffuse viti da poter trovare ci sono quelle da metallo, la cui vendita è favorita soprattutto dalle innumerevoli forme e strutture attraverso le quali riescono a proporsi. Le viti di metalli infatti posseggono tantissime sottocategorie, diverse per lunghezza o diametro. Ciò le rende particolarmente valide e facilmente utilizzabili.
Viti da legno
Anche le viti da legno sono molto conosciute. Parliamo di elementi versatili e preziosi, che si distinguono per le punte molto affilate e lunghe. La struttura di queste viti è tanto efficace da consentire di procedere all’avvitamento anche senza la preparazione del foro. Inoltre esse permettono di lavorarle superfici legnose senza mai superarle.
Viti da lamiera
Quelle da lamiera invece possono essere riconosciute come alcune delle viti più resistenti. La punta di questo chiodo viene proprio progettata con lo scopo di trattare la lamiera. Solitamente si consiglia di lavorare bene il foro prima di utilizzarla.
Viti per bandella
Molto utili poi sono le viti per bandella che vengono spesso usate per trattare materiali molto resistenti e non è difficile trovarli in supporti per cancelli e cerniere. Anche in questo caso la scelta è molto vasta per quel che riguarda la forma delle punte e la loro struttura.
Viti polivalenti
Se non avete bisogno di viti troppo specifiche potete comunque usare viti polivalenti, che si adeguano quindi a diverse superfici.