All’interno del Decreto Semplificazioni, grande attenzione si è posta sul cambio di alcune regole del Codice della Strada.
Il punto più importante è sicuramente quello riguardante la caduta del tabù dei controlli automatici di velocità sulle strade urbane dopo ben 18 anni di proposte mai andate a buon fine.
In pratica, a partire da questi giorni, si regala ai Comuni campo libero sulle multe per divieto di sosta con gli ausiliari e per gli ingressi non autorizzati nelle Ztl e per il rilevamento della velocità con autovelox, e quindi non solo più con postazioni dei Vigili Urbani.
Tra le tante novità, anche il via libera ai ciclisti sul contromano in alcune situazioni.
Per quanto riguarda il fronte Autovelox, il cambio è epocale.
In poche parole andrà a cadere il divieto di utilizzare sulle strade urbane postazioni permanenti automatizzate per accertare da remoto gli eccessi di velocità.
Dal 2002 infatti gli unici controlli automatici consentiti nei centri abitati riguardavano le strade urbane di scorrimento veloce.
E’ da precisare però che ’installazione delle postazioni automatiche resta subordinata al parere positivo della Prefettura sulla base di un’istruttoria sull’analisi dell’incidentalità e caratteristiche della strade svolta dalla Polizia stradale.
Da oggi quindi, si potrebbero trovare autovelox anche su strade urbane.
Poi si è passati al fronte bici dove vengono introdotte le «strade urbane ciclabili», con limite di velocità molto basso a 30 km/h e priorità a questi mezzi: chi guida qualunque altro veicolo dovrà dare la precedenza ai ciclisti che transitano o si immettono (anche da luoghi privati) su queste strade speciali e dovrà usare molta cautela ed attenzione nel sorpassarli.
Sempre nelle città, colpo molto forte sulle garanzie contro le famose multe troppo facili a chi entra nelle ZTL.
Un “liberi tutti” che sgrava uffici del Mit in difficoltà, ma che apre la strada ai Comuni più “disinvolti”.: