Tra le news finanziarie su dell’economia.it troviamo maggiori chiarificazioni su come funziona il bonus quattordicesima, l’intervento del governo per migliorare le entrate dei pensionati a basso reddito. Il soprannome “quattordicesima” ha avuto un rapido successo, visto che la cosiddetta somma aggiuntiva garantita dal governo sarà aggiunta all’assegno pensionistico di luglio si connota propri come la quattordicesima garantita da alcuni contratti.
Le novità del 2017
Il bonus per i pensionati con reddito basso è stato stabilito da un decreto legge del 2007, nel 2017 late intervento è stato solo rivisitato e migliorato. A partire da quest’anno infatti la somma offerta in aggiunta al trattamento pensionistico sarà erogata secondo criteri diversi dai precedenti. Hanno diritto a tale somma i pensionati di qualsiasi tipo, da lavoro dipendente o privato, che operavano in imprese pubbliche o di altro genere, compresi coloro che percepiscono un assegno di invalidità. Non tutti i pensionati potranno ottenere la quattordicesima, ma solo coloro che hanno un reddito inferiore ad un tetto prestabilito.
Il tetto massimo
Esistono due tipologie di quattordicesima che si possono ottenere: parziale o totale. Possono avere la cifra intera solo coloro che hanno un reddito personale inferiore al trattamento minimo previsto nel fondo pensione dei lavoratori dipendenti moltiplicato per 1,5. Tale tetto è di 9.786,86 euro annui. Possono ottenere la cifra parziale coloro che rientrano in una cifra superiore al trattamento minimo moltiplicato per 1,5, ma inferiore allo stesso moltiplicato per 2. Quindi il tetto massimo per ottenere la quattordicesima in forma parziale è di 13.049,15 euro all’anno. Oltre a questo si deve calcolare l’anzianità contributiva del pensionato.
Le cifre
Le cifre della cosiddetta quattordicesima non sono particolarmente elevate, anche se si tratta sicuramente di emolumenti che possono aiutare i pensionati con redditi particolarmente bassi. Per chi può ottenere la cifra parziale si parla di un bonus che va dai 226 ai 504 euro; per chi lo può avere in forma piena si va da un minimo di 437 euro, per chi ha un’anzianità contributiva inferiore ai 15 anni se lavoratori dipendenti, ai 18 anni se lavoratori autonomi; fino ad un massimo di 655 euro per i pensionati con anzianità contributiva superiore ai 25 anni, se da lavoro dipendente, ai 28 anni se da lavoro autonomo. L’aumento spetta solo a coloro che compiono i 64 anni entro il 31 dicembre del 2017. Chi compie gli anni prima di agosto 2017 ottiene tale cifra nell’assegno di giugno; chi invece li compie nei mesi successivi ottiene la somma nell’assegno di dicembre.
