Aprire un’attività all’estero: consigli su tipologie di aziende e dove conviene

Sogni anche tu di fare il grande salto e aprire un’attività all’estero? Magari l’idea di avviare una nuova impresa in un paese straniero ti affascina, ma non sai da dove iniziare. Con questo articolo abbiamo l’obiettivo di aiutarti e guidarti fornendoti consigli pratici su come fare. Ti illustreremo quali sono le migliori tipologie di aziende da considerare e dove conviene di più avviare il tuo business, anche con piccoli investimenti iniziali.

Idee e consigli su come aprire un’attività all’estero

aprire un'attività all'esteroAprire un’attività all’estero può sembrare complicato, lo capiamo. Vogliamo rassicurarti del fatto che con le giuste informazioni che ti daremo e una buona pianificazione, può trasformarsi in una straordinaria opportunità per te! Ti permetterà di espandere i tuoi orizzonti e di migliorare la tua qualità di vita. Ecco alcuni consigli utili per iniziare:

  1. Ricerca e Pianificazione: Prima di tutto, fai una ricerca approfondita sul mercato del paese in cui desideri aprire attività all’estero. Studia la domanda per i prodotti o servizi che intendi offrire, analizza la concorrenza e valuta le condizioni economiche e legali;
  2. Consulenza Professionale: Considera di rivolgerti a consulenti esperti in diritto internazionale e fiscalità. Loro possono aiutarti a comprendere meglio come aprire un’attività all’estero, rispettando le leggi locali e ottimizzando i costi;
  3. Conoscenza della Cultura Locale: Comprendere la cultura e le abitudini dei consumatori locali è cruciale. Infatti, ogni paese ha le proprie peculiarità e adattarsi ad esse può fare la differenza nel successo della tua impresa;
  4. Network Locale: Costruire una rete di contatti locali può agevolarti nell’avviare l’attività. Partecipa a eventi di settore, entra in contatto con associazioni di imprenditori e sfrutta i social media per creare una rete di supporto.

Tipologie di aziende da aprire all’estero

Quando decidi di aprire un’azienda all’estero, è importante scegliere il tipo di attività più adatto al mercato locale e alle tue competenze.

Attività online

Vorresti avviare un’attività online? Può essere una scelta strategica e conveniente. Ecco perché:

  • Bassi costi iniziali: Non avendo bisogno di un negozio fisico, i costi iniziali sono ridotti;
  • Flessibilità: Puoi gestire il business da qualsiasi parte del mondo, senza essere legato a una località specifica;
  • Mercato Globale: Hai la possibilità di raggiungere clienti in tutto il mondo.

Alcune idee di attività online includono e-commerce, servizi di consulenza, marketing digitale, e vendita di corsi online.

Società estere già pronte

Un’altra opzione è acquistare una società estera già avviata. Questo può offrire diversi vantaggi:

  • Operatività Immediata: Non devi preoccuparti di tutte le formalità iniziali, poiché l’azienda è già operativa;
  • Clientela Esistente: Puoi contare su una base di clienti già consolidata;
  • Know-How Locale: L’azienda esistente avrà già una conoscenza approfondita del mercato locale.

Dove conviene aprire un’attività all’estero?

In Europa, negli Stati Uniti o in Sud America? Forse sono tante le domande che ti stai facendo sulla scelta del paese in cui aprire un’attività all’estero. In effetti, si tratta di una decisione fondamentale per il successo del tuo business. Alcuni fattori da considerare includono la tassazione, la burocrazia, e le condizioni economiche.

Quali sono i paesi con meno tasse da pagare

Se il tuo obiettivo è ridurre al minimo le tasse, ci sono alcuni paesi noti per i loro vantaggi fiscali:

  • Emirati Arabi Uniti: Zero imposte sul reddito e un’aliquota IVA del 5%;
  • Singapore: Tassazione bassa e numerosi incentivi fiscali per le start-up;
  • Hong Kong: Bassa tassazione sulle imprese e nessuna imposta sul valore aggiunto (IVA).

In quale paese conviene aprire un E-commerce?

 dove conviene aprire ecommercePer aprire un-ecommerce, devi considerare paesi con un buon accesso a internet, una popolazione tecnologicamente avanzata e una logistica efficiente. Alcuni dei migliori paesi includono:

  • Stati Uniti: Mercato enorme e sviluppato, con una forte cultura dell’e-commerce;
  • Germania: Hub logistico centrale in Europa, con consumatori abituati agli acquisti online;
  • Australia: Mercato in crescita con una forte domanda di prodotti internazionali.

Dove aprire attività con pochi soldi?

Se il tuo budget è limitato, non preoccuparti. Ci sono alcune nazioni che offrono costi di avvio contenuti e buone opportunità di crescita.

  • Vietnam: Costi operativi bassi e una rapida crescita economica;
  • Bulgaria: Costi ridotti e aliquote fiscali vantaggiose per le imprese;
  • Portogallo: Incentivi per le start-up e costi della vita ragionevoli.

Aprire un franchising: meglio in Italia o all’estero?

Con l’espansione in franchising non dovrai lavorare direttamente in un paese estero ma creare degli alleati sul territorio, che hanno sicuramente più esperienza e conoscenza di te.

Qual è il problema di lavorare in un paese estero?

Un qualunque paese estero ha un impianto legislativo e delle regole sociali che non conosciamo bene quanto chi ci vive o ci lavora da tanto tempo.

Quando un imprenditore italiano va ad esempio in Germania, si troverà di fronte ad un sistema di idee, territori, culture, leggi e consuetudini che non conosce.

Quindi l’errore che molti imprenditori fanno è quello di spendere tantissimi soldi per creare delle unità locali all’estero dirette, per poi rendersi conto solo successivamente quanto sia complesso gestire e lavorare con dipendenti e collaboratori che non conoscono la tua lingua, che non hanno la tua stessa cultura e sono inquadrati con delle leggi completamente differenti.

La cosa peggiore è che in questo grande sogno, spinto sicuramente da un forte entusiasmo, potresti rischiare davvero di perdere tutti i soldi messi da parte in anni o, peggio ancora, indebitarti pesantemente per un’attività che è un colabrodo.

E quindi cosa fare?

Come sviluppare un franchising all’estero lo spiegano su Reting.it, e nello stesso articolo si parla anche di chi si occupa dello sviluppo franchising all’estero, perché farlo e da dove partire.

Punti diretti o aperture in franchising?

Il franchising oggi è la via più redditizia per fare espansione nei paesi esteri perché lo sviluppo tradizionale, con aperture dirette, richiede enormi budget e porta con sé un grandissimo rischio d’impresa, anche se, in caso positivo, ci sarà un maggior incasso.

Ma conviene investire tanti soldi ed energie in un progetto con un enorme rischio, quando puoi scegliere la via del franchising che invece garantisce più sicurezza e meno investimento?

Il franchising ti permette di espanderti in modo sano, dove la logica del profitto non è l’unica variabile da prendere in considerazione, e viene sovrastata dalla volontà di creare qualcosa di solido.

Quindi se il tuo obiettivo è solo quello di massimizzare i profitti, sicuramente la strada dello sviluppo diretto è quella migliore, ma più rischiosa e complicata.

Se invece vuoi creare un futuro solido, sia per la tua azienda e che per la tua realtà, il franchising è la via preferenziale, perché ti permette di lavorare con delle persone molto motivate su territori che tu non conosci.

Perché all’atto pratico, un franchising funziona?

Un franchising funziona perché si parte sempre da una base solida, prendendo:

  • un modello di business che funziona,
  • un marketing che funziona,
  • un prodotto o un servizio che funziona

In più, si fa sposare questo progetto (già vincente) ad un imprenditore che:

  • conosce molto bene il suo territorio,
  • ama il suo territorio,
  • ha contatti e sa come prendere le persone,
  • e magari ha anche una storia di successo.

E’ ovvio questo imprenditore ha sempre una marcia in più rispetto ad una persona che viene da fuori.

Un format che funziona ed un imprenditore forte, uniti dalla potenza del franchising, portano ad un successo assicurato.

L’esempio concreto che stiamo vivendo in questo momento in Italia si chiama Domino’s Pizza, brand americano che ha dichiarato due anni fa di voler aprire 800 pizzerie in franchising in Italia.

FAQ

Come aprire un’attività fuori dall’Italia?

La chiave è una buona ricerca di mercato, consulenza professionale e comprensione delle normative locali. Inizia con un business plan solido e rivolgiti a esperti in diritto e fiscalità internazionale.

Quanto costa aprire un’azienda all’estero?

I costi possono variare notevolmente a seconda del paese e del tipo di attività. In media, possono oscillare tra 10.000 e 50.000 euro, inclusi costi di licenze, spese legali e prime forniture.

Qual è il paese migliore per aprire un’attività?

Sicuramente dipende dal tipo di business che intendi avviare. Per quanto riguarda l’apertura di un e-commerce, gli Stati Uniti e la Germania sono ottimi. Invece, per attività con bassi costi di avvio, considera il Vietnam o la Bulgaria.

Quali sono i rischi di aprire un’attività all’estero?

I principali rischi includono differenze culturali, barriere linguistiche, instabilità politica e incertezza economica. È essenziale essere ben preparati e informarsi a fondo prima di intraprendere questo passo.

Posso aprire un’attività all’estero senza trasferirmi?

Sì, grazie alla tecnologia e alla possibilità di gestire attività online, puoi avviare un’impresa all’estero senza dover necessariamente trasferirti.

Aprire un negozio all’estero è difficile?

Può essere complesso, ma con la giusta pianificazione e l’assistenza di professionisti esperti, è assolutamente fattibile.

Ti sarà chiaro ora che aprire un’attività all’estero può realmente offrirti innumerevoli opportunità sia di crescita che di successo. Che tu scelga di avviare un e-commerce, una società esistente o un negozio fisico, la chiave è una preparazione accurata e una strategia ben definita. Buona fortuna nella tua avventura imprenditoriale all’estero!

 

 

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