Gli anticorpi monoclonali possono essere la vera svolta nella lotta al maledetto Covid-19, ottime notizie arrivano anche dagli Stati Uniti dove nuovi studi clinici e sperimentazioni hanno dato risultati eccellenti.
Un anticorpo è una molecola che ha il compito di riconoscere i patogeni come batteri e virus, per permettere al nostro organismo di neutralizzarli , vengono prodotti dal sistema immunitario e sono una moltitudine.
Quando l’anticorpo trova un’antigene complementare , il sistema immunitario inizia la produzione specifica di quell’anticorpo, ecco che si fa così nella cura con i monoclonali, dove vengono replicati gli anticorpi di persone guarite dal Covid-19.
In Italia, con precisione in uno stabilimento a Latina la Bsp Pharmaceuticals produce l’anticorpale della Eli Lilly, ormai famoso in tutto il mondo.
Aldo Braca è il titolare, questo tipo di anticorpo ad oggi è l’unico autorizzato al commercio tranne che sul nostro territorio a causa della mancata autorizzazione da parte dell’AIFA.
Le fiale vengono distribuite in tutto il mondo, dalla Francia per l’etichettatura, poi negli ospedali di Stati Uniti, Canada, Israele, Germania, Inghilterra e Ungheria.
L’Agenzia del Farmaco che dipende dal Ministero della Salute non si decide a dare il via libera, sarà per un troppo eccesso di prudenza o la solita lunga e fastidiosa burocrazia italiana ?
Solo dieci giorni fa in Italia è stata aperto il bando per lo studio dei monoclonali, la maggior parte degli addetti ai lavori, tra questi includiamo Palù, sembrano essere contrariati e quasi scontenti.
Per fortuna Matteo Bassetti, attuale responsabile medico del reparto di Malattie Infettive di Genova, preme per l’autorizzazione di questa nuova terapia, visto che i dati della fase tre relativi ai monoclonali ha dato risultati più che soddisfacenti.
Ora il problema è legato al fattore tempo, non si sa quando l’AIFA darà il via libera, nel frattempo in America, Joe Biden a pochi giorni dall’insediamento ha già opzionato altre due milioni di dosi di anticorpi monoclonali.