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L’isola di Procida sarà capitale della cultura italiana 2022

La città della cultura italiana nell’anno 2022 sarà l’isola di Procida.
Comune italiano con poco o più di dieci mila abitanti della città metropolitana di Napoli, è una delle testimonianze più significative di quel modo di costruire sui generis che è l’architettura mediterranea, meno conosciuta dell’isola a essa vicina, Ischia, negli ultimi anni è letteralmente invasa dai turisti nel periodo estivo per le sue meravigliose attrazioni.
Il decollo turistico passa per la valorizzazione di Palazzo D’Avalos ora trasformato in un polo ricettivo e musicale, anche l’Apple ha scelto il borgo della Corricella per pubblicizzare i suoi prodotti, addirittura Massimo Troisi e Michael Radford scelsero le stradine di Procida per girare diverse scene de “Il Postino di Neruda.

Procida prenderà il testimone dalla città di Parma che a causa della pandemia terrà il titolo per dodici mesi in più.
A dare questo merito alla città napoletana è stata una giuria presieduta dal professor Stefano Baia Curioni, in gara vi erano città come Ancona, Bari, Cerveteri (Roma), L’Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Taranto, Trapani, Verbania, Volterra (Pisa).
Dario Franceschini, attuale Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo si congratula con la Campania e con l’isola di Procida, sottolineando che dopo un riconoscimento così importante ci saranno importanti ripercussioni economiche in termini di turismo.

Parole d’orgoglio le pronuncia il sindaco procidano, Raimondo Ambrosino dopo aver appreso la notizia, rassicurando di portare in alto il tricolore italiano.
Il progetto culturale presentato per aggiudicarsi il merito, fu chiamato “La cultura non isola”, e metteva in risalto le trasformazioni culturali che l’isola aveva subito negli ultimi anni, forte e decisa anche la motivazione per cui la giuria ha nominato Procida come capitale della cultura italiana 2022, si lege infatti che il progetto culturale presentato era ricco di attrazioni di livello eccellente e potrebbe diventare una base per lo sviluppo di tutte le piccole e grandi isole del territorio italiano.

 

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